Il ferro e il telaio

Il ferro e il telaioSiamo a Tropea nell’anno 1136, durante la dominazione normanna di Re Ruggero II d’Altavilla. Kallyna d’Àrgira, maestra del telaio la cui arte sa trasformare il mondo in filo di seta, è promessa in matrimonio dal padre a Raimo Trani, un uomo che lei detesta. Dopo che un’improvvisa tragedia la lascia in balìa di Raimo, la sua esistenza s’intreccia con quella di Dàlibor d’Hancourt, governatore normanno di Tropea, che come lei è oppresso da una vita non scelta. Le loro condizioni sociali—Kallyna figlia di pescatore, Dàlibor figlio di signore straniero—dapprima oppongono l’una contro l’altro. Quando il talento di Kallyna attrae l’attenzione sgradita dell’erede al trono di Ruggero, il quale può distruggerli entrambi, la minaccia comune li unirà in un amore che sfida ogni distinzione, sullo sfondo dell’epoca di ferro che vide nascere il più grande regno d’Italia.

Consenso di critica su Il ferro e il telaio

Tropea
Tropea
“Questo meraviglioso romanzo ha molto da insegnare ai lettori americani sulla vera natura di un grande Paese, rivelando strati complessi che smentiscono i nostri luoghi comuni sulla terra natale di Flavia. Come l’Italia per quasi tutto il suo passato, Kallyna è al tempo stesso soggetta al volere degli altri e autrice del proprio destino, facendoci riflettere su come gli Italiani, anche quando soggiogati, hanno sempre trovato la maniera di vivere secondo i propri valori; e come l’Italia stessa, Kallyna riscopre il passato e lo porta alla luce. In lei si avverte l’eco di altre figure femminili che lavorano di telaio, come l’omerica Penelope. La prosa precisa e le immagini abili di Flavia ricordano la maestria narrativa di Ursula K. LeGuin. Tutti gli elementi di una grande storia sono presenti: amore e morte, separazione e riunione, drammatiche cacce, epici viaggi, identità sconosciute, cose che il destino concede e cose che il destino sottrae, cose tessute insieme e cose spaccate a metà, semina e raccolto. Questo è davvero, come annuncia il sottotitolo, ‘a novel of Italy.’”
Deborah Hein Testa
Telaio tradizionale Calabrese (Traditional Calabrese loom)
Telaio tradizionale Calabrese
Traditional Calabrese loom
“La storia attrae dalla prima pagina; il ritmo narrativo è incalzante e i personaggi hanno l’immediatezza di genuine emozioni umane, in particolar modo la protagonista, coraggiosa e forte nell’opporsi all’arroganza e alle convenzioni sociali. Un grande libro che con meravigliosi ritratti d’Italia mi porta nel Paese che amo.”
James Dalessandro
autore di Bohemian Heart e 1906
Castello di Aieta
Castello di Aieta
“Uno dei migliori romanzi scritti in America da donne che hanno trascorso gran parte della loro vita in Italia.”
Daniel J. Langton
Facoltà di Scrittura Creativa dell’Università Statale di San Francisco
autore di Querencia and During Our Walks
Ruggero il Normanno King Roger II
Ruggero il Normanno
King Roger II
“Una trama avvincente, personaggi indelebili e dettagli autentici. Il lettore può quasi sentire il profumo dei limoni (“piccoli soli gialli”) e vedere le città costiere (“raggruppate come colombe candide”) mentre segue la coraggiosa protagonista Kallyna, che con la sua vita e con il suo telaio cattura i colori e il tessuto di un tempo passato. Un’italiana di nascita racconta una storia epica ed emozionante della sua terra che incanta.”
Dianne Hales
autrice de La Bella Lingua e Mona Lisa, a Life Discovered
Casa Fazzari
Casa Fazzari
“Mi viene molto difficile trovare qualcosa che non mi piace in questo bellissimo libro. I personaggi in special modo sono indimenticabili, di grande interiorità e spessore umano. I tocchi lirici abbondano, e la ricostruzione dei luoghi e dei tempi è impeccabile. Pur essendo un’opera di esordio, essa si colloca già nella migliore tradizione dei romanzi di costume italiani. Flavia Idà ha la vera stoffa della scrittrice.”
Laura Forte
Castel dell’Ovo, Napoli
Castel dell’Ovo, Napoli
“Ben più di un romanzo, una pregevole opera che si legge tutto d’un fiato e al tempo stesso fa riflettere su temi universalmente validi, espressi attraverso una protagonista che verrebbe ammirata da lettori di ogni tempo.”
Adnan e Farie Aydin
Tropea
Tropea
“Fluido e seducente, una voce letteraria del tutto originale.”
Maria de Venezia Pellerito