“Questo meraviglioso romanzo ha molto da insegnare ai lettori americani sulla vera natura di un grande Paese, rivelando strati complessi che smentiscono i nostri luoghi comuni sulla terra natale di Flavia. Come l’Italia per quasi tutto il suo passato, Kallyna è al tempo stesso soggetta al volere degli altri e autrice del proprio destino, facendoci riflettere su come gli Italiani, anche quando soggiogati, hanno sempre trovato la maniera di vivere secondo i propri valori; e come l’Italia stessa, Kallyna riscopre il passato e lo porta alla luce. In lei si avverte l’eco di altre figure femminili che lavorano di telaio, come l’omerica Penelope. La prosa precisa e le immagini abili di Flavia ricordano la maestria narrativa di Ursula K. LeGuin. Tutti gli elementi di una grande storia sono presenti: amore e morte, separazione e riunione, drammatiche cacce, epici viaggi, identità sconosciute, cose che il destino concede e cose che il destino sottrae, cose tessute insieme e cose spaccate a metà, semina e raccolto. Questo è davvero, come annuncia il sottotitolo, ‘a novel of Italy.’”
Deborah Hein Testa